Il problema della carenza di disponibilità di bottiglie per le cantine sta diventando sempre più evidente. Si fa fatica a trovarle e quando si trovano costano sempre di più.
Che cosa è successo? Perché c'è questa crisi del vetro?
Il problema ha più origini.
Il primo, in ordine cronologico, è legato alla pandemia Covid.
Innanzitutto l'avvio della campagna di vaccinazione mondiale ha fatto sì che molte risorse venissero spostate per soddifare la richiesta dei produttori di fiale per vaccini, sottraendo capacità alla filiera.
Si stima che la richiesta di vetro per fiale sia aumentata rapidamente di 20 volte.
Uno degli effetti dei lockdown che sono stati imposti in molti Paesi mondiali è stato il rallentamento della logistica. Molte navi sono rimaste ferme ai porti (la quasi totalità del vetro vuoto viene trasportato via mare dal luogo di produzione ai grandi distributori) e quando piano piano sono ripartite hanno avuto una scala di priorità che non vedeva il vetro ai primi posti.
Come se non bastasse, ad una filiera già in grave difficoltà, si è aggiunta la crisi legata alla guerra tra Russia e Ucraina.
Sul territorio ucraino si trovano alcune importanti fabbriche di vetro, nonché alcuni tra i più importanti giacimenti di sabbia e soda, materiali necessari per la produzione.
Inoltre buona parte del vetro trasformato dalle fabbriche ucraine proveniva da Russia e Bielorussia. Un flusso che ovviamente si è interrotto a partire dallo scoppio della guerra.
Ecco quindi che siamo arrivati alla situazione attuale: poca produzione, difficoltà di trasporto, mancanza di alternative.
A proposito di alternative è necessario chiarire che purtroppo il riutilizzo delle bottiglie non è una soluzione praticabile per il vino: troppe bottiglie diverse a cui ogni cantina lega il proprio brand, troppo complicato e costoso per le cantine pensare di dotarsi di macchinari di lavaggio, troppo costoso trasportare le bottiglie vuote per portarle presso eventuali fabbriche centralizzate di lavaggio (il vetro vuoto pesa poco, occupa molto spazio ed è fragile - il peggior materiale da trasportare più volte in modo economico).
Si parla di materiali alternativi, ma chi è pronto a bere vino dalle lattine?
Un'idea sicuramente più immediata e praticabile è quella di produrre bottiglie più leggere con il vantaggio di usare meno vetro, con costi di produzione più bassi (si possono tenere i forni a temperature più basse con conseguente risparmio energetico e minore inquinamento) e con costi più bassi per il trasporto (e meno inquinamento).